CONDURRE UN PROGETTO AZIENDALE: COSA VALUTANO I MANAGER E GLI STAKEHOLDERS?

A3 MANAGEMENT: I SEGRETI PER UN PROGETTO DI SUCCESSO

 

Per aiutare i professionisti ad emergere sul mercato odierno, The Lean Six Sigma Company Italia fornisce strumenti potenti e utilizzati dalle più importanti aziende di successo.

In questa guida, analizziamo una metodologia Lean tra le più richieste in impresa e tra le più utili per soddisfare gli Stakeholders: l’A3 Management.

Durante le fasi di miglioramento di un processo, è possibile che si verifichino impedimenti e rallentamenti: quando il problema diviene troppo complesso, il metodo A3 Management è perfetto per ristrutturare la soluzione.

Focalizzandosi sulla riduzione dei tempi e mettendo limiti alla complessità delle soluzioni apportate, è con questo strumento che è possibile applicare un approccio concretamente semplificato allo snellimento dei processi aziendali

La Pratica Prima di Tutto

 

Senza le prove pratiche, con risultati confermati dai dati post-implementazione, gli strumenti Lean Six Sigma non sarebbero mai stati riconosciuti per la loro efficacia.

Il metodo A3 Management viene insegnato con l’obiettivo di predisporre i professionisti al miglioramento aziendale nel modo più concreto possibile: durante l’apprendimento modulare dei corsi Lean Six Sigma, infatti, è possibile programmare un progetto aziendale da condurre con un coach certificato.

 

Stakeholders: Progetti di successo per Valutazioni Positive

Prima di avviare un progetto è sempre importante chiedersi a chi dovremo fare riferimento.

Chi supervisiona il lavoro durante l’applicazione dell’A3 Management?

I Lean Practitioner e i Lean Leader, ma anche i Green Belt e Black belt, sono dei team leader, figure che si occupano di guidare i progetti di miglioramento un’impresa.

Poniamo il caso di dover condurre lo snellimento di un procedimento interno troppo macchinoso. Una volta raccolti i primi dati, calcolati i rischi, ed avviata l’applicazione di una soluzione, i Team Leader si occuperanno di effettuare un’analisi sui risultati del progetto.

Agendo come professionisti certificati, dovremo quindi lavorare sempre nell’interesse dell’azienda, in modo che sia l’esecuzione, sia i risultati, soddisfino gli Stakeholders.

Nel particolare, ecco i punti presi in considerazione durante la valutazione:

  • Chiara definizione di obiettivi e risultati attesi
  • Costante monitoraggio dello stato e dei progressi del progetto
  • Necessità e aiuti per permettere ai partecipanti di svolgere i loro compiti correttamente
  • Aspettative e pensieri dei partecipanti nei confronti del cambiamento in corso
  • Standardizzazione del lavoro ed elementi necessari per motivare i dipendenti ed incoraggiarli verso il corretto approccio al cambiamento

 

Errare è Umano, Analizzare è Determinante

 

Come molti altri strumenti Lean, l’A3 Management è focalizzato sull’analisi dei dati.

 

Immaginiamo infatti di essere a bordo di un’auto e di dover ipotizzare la velocità a cui stiamo andando: la nostra percezione sarà sempre falsata rispetto alla risposta reale data dal contachilometri.

E’ a causa di questa logica che avvengono la maggior parte degli errori di valutazione, generando così insicurezze, scuse e false ipotesi sugli esiti di un progetto.

Ecco perché l’A3 Management include una fase di strutturazione e analisi delle performance in cui:

  • Si identifica l’esistenza e l’entità del problema
  • Si forniscono linee guida verso un obiettivo misurabile
  • Si guardano i risultati ottenuti lungo tutto il processo
  • Si comparano i risultati finali con la situazione iniziale

 

Tali dati vengono infine riportati in modo visivo per una comprensione semplificata, grazie proprio alla struttura stessa del documento A3.

 

Esecuzione dell’A3 Management: l’unione fa la forza

 

Al momento di applicare l’A3 Management, è fondamentale mettere assieme un Team che ne garantisca gli esiti positivi.

La strutturazione della propria squadra avviene pensando a:

1)    Soddisfare gli Stakeholders

2)    Avere in squadra dipendenti competenti e disponibili

3)    Avere tutte le aree di azione coperte

 

1 ) Come abbiamo menzionato sopra, gli Stakeholders presentano determinati requisiti da soddisfare per ogni progetto. E’ importante considerarli tutti e chiedersi se la soluzione finale unificherà la loro opinione positivamente.

E’ infatti importantissimo far sì che la soluzione venga approvata e condivisa in azienda

2) E’ fondamentale coinvolgere quei dipendenti che sono già immersi nel processo da migliorare. Chi lavora sul campo, infatti, ha una conoscenza concreta di ogni aspetto (compresi gli intoppi e gli sprechi) in un procedimento.

Idealmente questi stessi dipendenti potrebbero fornire una soluzione alternativa.

La loro conoscenza non va mai trascurata: le loro ipotesi saranno sempre basate sul lavoro quotidiano.

Infine, è abitudine di un buon leader osservare chi è il “capo informale” del dipartimento e chi dimostra iniziativa costante, entrambe  figure che si rivelano spesso preziose per il resto del Team.

Questo è un ottimo input per agire precisamente sul nocciolo del problema ridurre gli errori di valutazione.

 

3) Una volta analizzate le competenze, gli strumenti e i candidati ideali, l’assegnazione dei ruoli dovrebbe essere esclusiva e precisa, in modo da ridurre i rischi al minimo e coprire tutte le aree d’azione.

 

Una suddivisione dei compiti errata, infatti, potrebbe generare problemi con effetto domino durante la conduzione del progetto.

Per un buon esito del progetto, assicurati che tutti facciano la loro parte

 

Per certificarti ISO nell’utilizzo dello strumento A3 Management e formare il tuo Team per condurre un progetto aziendale, puoi contattarci subito tramite la nostra pagina contatti: https://www.theleansixsigmacompany.it/contatti//

 

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